Centro di formazione delle donne

Comune di Baghere, Senegal, Africa

Stato: in avvio
Donatori: 5x1000, Kaira Looro, Donatori privati.
Concept architettonico: Juan Pablo Lopez Isabella
Collaborazioni e consulenze tecniche: Giada Giuffrida
Partners internazionali: Kaira Looro, ONU Femmes Africa, Ministero delle donne in Senegal, WGDD della Commissione Unione Africana.
Partners locali: Comune di Baghere, Khalife General de Baghere
Team di costruzione : Raoul Vecchio (capo Progetto), Malan Saminanko, Omar Faty, Ousmane Ballo, Aliou Korobong, Mamadou Kande, Amadou Kouyate, Fode Samakana, Alphousseyni Korobong, Moussa Kouyate (saldatore), la comunità locale.
Numero beneficiari: 20.000 donne dell'Arrondissement di Simbandi.

Il nostro progetto mira alla creazione di un Centro di Formazione per le Donne, un luogo di riferimento per le associazioni femminili, con l'obiettivo di promuovere l'empowerment delle donne nelle zone rurali caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e analfabetismo. Il centro sarà un fulcro di attività formative e imprenditoriali, tra cui corsi, laboratori, convegni, riunioni e altre iniziative volte a migliorare le condizioni di vita della comunità, con un focus particolare sulle donne. Attraverso le attività che le associazioni svolgeranno al suo interno, si intende affrontare il problema dell'analfabetismo, che attualmente affligge il 70% delle ragazze che abbandonano la scuola prima del liceo. Inoltre, il centro fornirà un'organizzazione di accoglienza, assistenza e supporto per coloro che ne hanno bisogno, garantendo un ambiente sicuro e inclusivo per le donne. La gestione del centro sarà affidata alle associazioni femminili locali e alla comunità stessa, assicurando una partecipazione attiva e responsabile. Il centro avrà laboratori dedicati e persino una stazione radio locale, che darà voce alle donne e promuoverà programmi di formazione radiofonica. Riconosciamo che lo sviluppo rurale, la rimozione delle barriere sociali, la riduzione delle disuguaglianze e la creazione di un ambiente sostenibile e duraturo dipendono dall'apporto di ogni individuo, sia direttamente che indirettamente, alla comunità. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di una società equa in cui ciascuno, in base al proprio background e alle proprie potenzialità, possa apportare un contributo significativo al progresso sostenibile della comunità.


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Obiettivi del progetto

Avere uno spazio di riferimento alle associazioni femminili

Realizzando questa infrastruttura sarà possibile donare uno spazio architettonico che sia punto di riferimento per il villaggio e per la regione e che sia utilizzabile dalle associazioni femminili del luogo.

Ospitare attività formative e imprenditoriali per le donne

le associazioni femminili potranno organizzare attività formative e imprenditoriali volte a migliorare il loro livello di istruzione e di gestione di problematiche imprenditoriali per favorire la crescita del territorio.

Offrire aiuto e assistenza alle vittime di violenza

La struttura potrà offrire aiuto e assistenza primaria alle vittime di violenza indirizzandole nelle strutture sanitarie e legali della regione, nonché sensibilizzare la comunità sulle tematica. /p>

Empowerment femminile

Nonostante in molti Paesi le disparità tra uomo e donna siano ancora all’ordine del giorno, le pari opportunità promosse da UN Women e dal Ministero delle Donne in Senegal sono un diritto umano. Rafforzare la posizione delle donne giova all’economia, allo sviluppo e alla produttività. Ecco perché nel 2015 UN Women e il Patto mondiale delle Nazioni Unite hanno concepito i WEP, i sette principi del women empowerment. Si tratta della prima iniziativa mondiale che affronta nello specifico la posizione femminile nelle imprese, sul mercato e all’interno della comunità.

Bisogna continuare a promuovere le opportunità attraverso questi principi, che molte aziende, enti e comunità hanno iniziato ad adottare:

- Stabilire le pari opportunità nella leadership comunitaria;
- Trattare donne e uomini con equità, rispettando il diritto di non discriminazione:
- Assicurare uguale salute, sicurezza e benessere a prescidere dal sesso;
- Promuovere l’educazione, la formazione e lo sviluppo personale delle donne;
- Implementare lo sviluppo imprenditoriale delle donne;
- Promuovere l’equità con iniziative per le comunità e attraverso la cosiddetta advocacy.
- Misurare e riportare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi.

Le attività

Il Centro, sarà gestito dalle associazioni e dalla comunità locale, le quali organizzarenno attività multidisciplinari, tra le quali:

- Creazione di un comitato di gestione e monitoraggio;
- Creazione di un sito per la promozione delle attività e la sensibilizzazione;
- Creazione di una squadra di sensibilizzazione per il porta-porta, comunicati stampa e diplomazia;
- Creazione e gestione di una linea d’emergenza e assistenza;
- Organizzazione di partenariati con gli enti locali e nazionali;
- Raccolta fondi e donatori;
- Corsi di formazione, di recupero e di rafforzamento scolastico;
- Creazione di un programma radio;
- Costruzione di una casa di accoglienza per la prima assistenza, aiuto e protezione;
- Organizzazione di missioni di specialisti (medici, psicologi, avvocati);
- Lettura e analisi dei testi;
- Assistenza, protezione e aiuto per chi ne ha bisogno;
- Sedute di gruppo e analisi, team building, project solutions;
- Sensibilizzazione della comunità.

I beneficiari

Il progetto sarà realizzao nel villaggio di Baghere, in una zona rurale del sud del Senegal, in un delle regioni tra le meno sviluppate del paese. Qui la povertà interessa il 98% della popolazione; l’88% delle famiglie non ha accesso ad acqua potabile; il 60% della popolazione vive in abitazioni senza accesso diretto all'elettricità e il 98% delle abitazioni non ha rete idrico fognaria, il 60% dei ragazzi lascia la scuola prima del liceo, il 60% delle donne è analfabeta.
Il progetto, seppur localizzato a Baghere, capoluogo dell’omonimo comune, interessa tutto il sud del Senegal in quanto nel raggio di 100km non esistono centri analoghi se non nelle città di Kolda (80km) e Ziguinchor (120km) inaccessibili per le donne locali. Per vicinanza e per distribuzione dei collegamenti fondamentali, il progetto quindi non interessa solo Baghere ma anche i villaggi e comuni limitrofi. La presenza dalla limitrofa Strada N6 che collega Ziguinchor con Kolda, e la stazione di Tanaff fa si che il progetto sia ben collegato con gli altri centri regionali, divenendo quindi un punto di riferimento per tutto il sud del Senegal.
Il numero di beneficiari diretti del progetto, ovvero di persone che potenzialmente possono usufruire della Centro di formazione delle donne sono 16.906 persone di cui il 51% donne. Nel caso si ipotizzasse un’affluenza solo femminile sopra i 15 anni che ha un totale di 7.739 donne beneficiarie nei villaggi immediatamente prossimi al progetto (entro un raggio di 10km). Bisogna però considerare che l’eccezionalità del progetto e la sua unicità in un raggio di 100km fa sì che l’utenza reale non sia di carattere locale bensì regionale. Si può quindi considerare come bacino indiretto, quello che per possibilità e facilità di trasporto potrà usufruire occasionalmente delle attività della casa delle donne, quindi un bacino occasionale ragionale pari a circa 20.000 persone.

La costruzione

Il progetto architettonico sarà concepito attraverso l’organizzazione del concorso di raccolta fondi Kaira Looro Architecture Competition, di seguito meglio illustrato. Tale concorso no profit è organizzato proprio per selezionare il miglior progetto della Centro di formazione delle donne tra una serie di proposte provenienti da tutto il mondo e contribuire (attraverso la devoluzione del ricavato) alla costruzione del progetto vincitore. Il progetto è stato selezionato da una giuria di massimo spessore internazionale composta da studi di architettura di massimo livello e da istituzioni tra i quali anche la Direttrice di Onu Femmes Africa, la Ministra delle Donne del Senegal e la Direttrice del dipartimento femminile dell'Unione Africana. Presidente della giuria è stato il celebre architetto giapponese Kengo Kuma. Il design è stato concepito e donato dall'architetto Juan Pablo Lopez, vicintore del concorso. Il progetto sarà costruito in auto-costruzione con la comunità beneficiaria, sarà pertanto:
- realizzabile tramite tecnologie sostenibili e adattabili all’autocostruzione, che non richiedano l’uso di mezzi pesanti o attrezzature complesse;
- fare uso di materiali naturali e/o di riciclo, disponibili sul territorio, così da limitare l’impatto ambientale ed economico dovuto al trasporto di materiali e generare una redditività sul contesto locale;
- integrata al contesto socio-culturale del territorio reinterpretandone e rispettandone le tradizioni.

Il progetto architettonico sarà costruito nel Comune di Baghere, in Senegal. La scelta dei materiali e delle tecnologie deve essere coerente con principi di sostenibilità e autocostruzione, in quanto il progetto sarà costruito da volontari in un ambito di intervento umanitario con le associazioni e le comunità beneficiarie. Questo approccio sarà determinante per favorire l’appropriazione del progetto e per associare attività educative su tecnologie costruttive ecologiche e sostenibili in grado di preservare l’ambiente, rispondere ai cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita. Progettare con materiali locali, accessibili a tutti, sia dal punto di vista economico che logistico, sarà importante per far sì che la tecnologia possa essere acquisita e riprodotta dalla comunità per favorire uno sviluppo dei villaggi.

Posizione del progetto: Baghere, Senegal


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